Un futuro senza inganno
A volte la memoria si confonde con il desiderio, e il cuore chiede soltanto una tregua: un rifugio dove riposare, lontano dall’inverno dell’anima.
Senza senso se ci penso
Di un sentire fermo e stanco
Serro i denti del dissenso
Se son schiavo del tormento
Senza voglia di sognare
Mi ricordo qual bel tempo
Che scorreva con la mente
A un futuro senza inganno
Vieni ancora nel mio petto
Senza farti spaventare
Dalle docili schermaglie
Che ti fanno allontanare
Sono qua e ancor lo sento
Sento il suono e son contento
Di un futuro senza inganno
Di una notte senza inverno
Senza senso se ci penso
Mi dicevo io non piango
In una notte senza tempo
Nel rimpianto del mio sogno
Fammi ancora ritornare
Alle onde del tuo mare
Sulla spiaggia del tuo cuore
Io mi voglio addormentare.
© 2025 Carlo Importuna — Tutti i diritti riservati
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Questa poesia è un viaggio tra desiderio e memoria, per chi cerca un rifugio emotivo, un silenzio gentile, una notte senza inverno. Poesia di Carlo Importuna.
Bellissima! Mi ci identifico quasi completamente e mi conferisce tanta voglia di reagire ai miei momenti di depressione.
Grazie doc.